obbligoinformazionemediatore

obbligoinformazionemediatore

Posted on: 16 Giugno 2023 Category: News Comments: 0

Il retratto agrario è quell’istituto giuridico che consente all’avente diritto alla prelazione sull’acquisto di un fondo agricolo di far valere tale suo diritto nel momento in cui il fondo venga venduto ad altri. Il retratto agrario produce la sostituzione dell’avente diritto alla prelazione nella stessa posizione del terzo acquirente del fondo e, conseguentemente, l’acquisto diretto da parte del retraente dell’immobile dal proprietario venditore, prescindendo dal consenso del compratore retrattato il quale subisce, così, passivamente la situazione determinatasi con la dichiarazione del retraente.

E’ uno strumento che mira a preservare l’unità aziendale e a garantire che il fondo agricolo rimanga nelle mani di chi svolge attivamente l’attività agricola, evitando speculazioni immobiliari e proteggendo gli interessi dei soggetti coinvolti.

Perché l’effetto sostitutivo soggettivo si possa produrre occorre che si avveri la condizione sospensiva dell’effettivo pagamento del prezzo o, nel caso di rifiuto, anche pretestuoso, del venditore, nelle uniche forme stabilite nel nostro ordinamento, ex artt. 1209 e 1210 cod. civ., dell’offerta reale e del deposito liberatorio della relativa somma nel termine di 3 mesi.

La Corte di Cassazione, anche in una recentissima sentenza, ha chiarito che “L’acquirente che subisca lo spossessamento del fondo per effetto del vittorioso esercizio del riscatto agrario da parte dell’avente diritto può agire nei confronti dell’alienante per il risarcimento del danno ai sensi dell’art. 1483 c.c. “(Cassazione civile, sez. III, 07/04/2023, n. 9604).

L’acquirente che si ritrova senza il fondo può infatti subire un danno economico a causa dell’esercizio del diritto di retratto. Potrebbe aver effettuato spese e investimenti. In tali circostanze, il diritto di retratto dà diritto al risarcimento del danno.

Il risarcimento del danno viene determinato in base al valore degli investimenti effettuati e può includere costi come l’acquisto di macchinari, l’implementazione di sistemi di irrigazione o la realizzazione di costruzioni necessarie per l’attività agricola. Viene considerato anche il valore delle migliorie apportate alla terra, come un nuovo impianto. Va tenuta presente anche la durata dell’occupazione del terreno da parte del retrattato.

Il risarcimento del danno nel contesto del retratto agrario rappresenta un equilibrio tra la protezione dei diritti dell’avene diritto alla prelazione e la tutela degli interessi economici di colui che il fondo aveva acquistato ma lo perde.

Tuttavia, è importante evitare abusi o comportamenti opportunistici che potrebbero mettere a rischio la stabilità del sistema fondiario. Pertanto, il risarcimento del danno deve essere calcolato con attenzione.

In conclusione, il retratto agrario e il risarcimento del danno sono strumenti legali che si pongono l’obiettivo di proteggere i diritti fondiari e garantire una giusta tutela degli interessi economici nel settore agricolo. Questi meccanismi contribuiscono a creare un ambiente stabile e sicuro per gli operatori agricoli, promuovendo allo stesso tempo l’investimento e lo sviluppo sostenibile delle attività agricole.

Avvocato Andrea Callegari